ROMA – "Le tradizioni qualche volta, dobbiamo riconoscerlo, sono diventate corporazioni, sono diventate chiusure corporative e non sempre sono state vissute come un bene di cui essere orgogliosi, ma da far circolare, per cosi' dire, con altri beni in una società composita, che sempre più deve cambiare, si spera in armonia, perchè il Paese abbia un ruolo significativo nella comunità internazionale, sia anche competitivo". Lo afferma il premier Mario Monti in una intervista a Radio Vaticana e all'Osservatore Romano, sottolineando che le liberalizzazioni servono a introdurre in Italia una "sana concorrenza".
La competizione, conclude Monti, "è un termine economico, che denota un atteggiamento di coraggio, di desiderio, anche qui, di non fuggire di fronte ai lupi della competizione internazionale. Ebbene, per me liberalizzare significa, in questo senso che ho cercato di descrivere, offrire benefici, risparmi e benessere a un numero più elevato di cittadini, senza per questo compromettere l'esistenza di nessuno".