ROMA – Sul fronte dei farmaci, il presidente dell'Autorità per la concorrenza e il mercato, Giovanni Petruzzella, ''ha confermato l'impostazione del suo predecessore, Catricala', ovvero liberalizzare la vendita dei farmaci di fascia C e rimuovere gli ostacoli all'apertura di nuove farmacie, aumentando la pianta organica delle stesse: Parole chiare che condividiamo pienamente e che faremo nostre nella proposta di riforma che a breve proporremo al Ministro della Salute, Renato Baluzzi''. E' quanto dichiarano le associazioni delle Parafarmacie (Forum nazionale Parafarmacie, Associazione nazionale Parafarmacie italiane e Movimento nazionale liberi farmacisti).
''Rimuovere i vincoli posti a protezione della roccaforte per gli inclusi, non riscontrabili negli altri paesi europei, e consentire una maggiore concorrenza facilitando l'accesso agli esclusi: se e' questo il leitmotiv dei provvedimenti che il governo si appresta ad adottare in alcuni settori economici, così come ha ricordato proprio ieri il presidente Monti – sottolineano le Parafarmacie – non possiamo fare altro che incoraggiarlo a proseguire in questa direzione. D'altronde e' la spinta che viene ormai da piu parti''.
Secondo le associazioni e' infatti ''chiaro che pur rimanendo fermi sulla necessità di mantenere due canali concorrenti e dunque portare i farmaci di fascia C fuori dalla farmacia, purchè con l'obbligo del farmacista e di tutti gli adempimenti necessari (tracciabilita', conservazione e farmacovigilanza), crediamo che contestualmente debba essere avviata una seria riforma della farmacia sul piano della distribuzione territoriale, dei metodi di assegnazione, di salvaguardia delle farmacie rurali, in particolare le sussidiate, della partecipazione alla proprietà di soggetti diversi dal farmacista e della alienabilità della concessione".