Un’asta per le slot machine? Un miliardo in meno per le licenze gratis

ROMA – Le concessioni per le slot machines saranno assegnate gratis a Lottomatica, Bplus e Sisal. Uno spreco secondo il Fatto Quotidiano che propone per l’assegnazione delle licenze delle Vlt, le slot machines di ultima generazione, aste pubbliche. Spreco perché il gioco d’azzardo muove un giro d’affari di 42 miliardi di euro l’anno, di cui 11 miliardi raccolti nel 2011 solo dalle Vlt, analogo a quello dell’assegnazione a Rai e Mediaset delle frequenze tv.

Se le licenze fossero assegnate con asta pubblica si potrebbe recuperare subito oltre 1 miliardo di euro, proprio come per le frequenze televisive “regalate” nel “beauty contest”, secondo il Fatto. La legge del governo Berlusconi però prevede 9 mesi di concessioni gratuite al settore più redditizio dell’economia. Naturale dunque l’assegnazione a Lottomatica, che nel 2011 è stata la società italiana più cresciuta in borsa. Spetta ora alla Aams, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, diretta da Raffaele Ferrara decidere se assegnare le licenze a pagamento con gara pubblica.

Le slot machines garantiscono allo Stato ed ai gestori un guadagno netto di 7.636 milioni di euro, con un’incasso medio mensile di 746 milioni di euro al mese. Le concessioni permetterebbero di incassare 135 milioni di euro, con il pagamento di un diritto da 15 mila euro per ognuna delle Vlt e di 200 euro per ogni nuova slot installata. Un ricavo misero per il Fatto, se confrontato con i miliardi di euro che da oggi al 2021 le case di gioco potranno incassare.

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