Salvatore Ligresti apre a Groupama. Lo racconta il Corriere della Sera oggi in edicola in un articolo. La holding Premafin procederà a un aumento da 225 milioni al termine del quale il gruppo mutualistico francese avrà il 17,89% del capitale votante della holding che controlla Fonsai. Il patto che invece raccoglie le quote di Salvatore e dei figli Jonella, Giulia e Paolo, scenderà dal 54,96% al 35,78%.
La svolta, secondo fonti vicine all’ingegnerie descritte in questo articolo, è stata decisa nei giorni scorsi e in particolare nella riunione fra i Ligresti e il direttore finanziario di Groupama Christian Collin che ha avuto luogo giovedì in Mediobanca. Il consiglio di Groupama, guidato da Jean Azema, ha deliberato il 27 ottobre la proposta di ingresso attraverso un aumento di capitale. Collin l’ha sottoposta anzitutto a Jonella Ligresti, vicepresidente di Premafin e presidente di Fonsai (e consigliere di Mediobanca) che a sua volta ha chiamato in Piazzetta Cuccia il padre eifratelli. Cioè i l patto di sindacato, che avrebbe deciso di procedere e lasciato la parola al consiglio, già in calendario, che si è tenuto ieri.
Così, – spiega l’articolo del Corriere – dopo che in mattinata i titoli Premafin e Fonsai sono stati sospesi in attesa di comunicazioni, nel pomeriggio è stato reso noto l’accordo fra i Ligresti e Groupama. Salutato da un forte rialzo delle azioni, una volta tornate in contrattazione: Premafin ha fatto un balzo dell’8,37%, Fonsai del 5,89%. Premafin aumenterà il capitale con un’operazione a pagamento a 1,10 euro per azione. I francesi investiranno poco più di 145 milioni fra la sottoscrizione di nuove azioni (per 115,7 milioni) e l’acquisto dei diritti di opzioni dal patto (30 milioni).
Così, in caso di integrale adesione all’aumento, alla fine Groupama avrà una quota pari più o meno alla metà di quella detenuta dai Ligresti. L’accordo prevede anzitutto che Groupama non debba lanciare un’Opa. In secondo luogo i Ligresti si sono impegnati per due anni a non cedere le loro partecipazioni in Premafin e il controllo di FonSai e Milano. Successivamente Salvatore e figli, nel caso intendano vendere, dovranno consultare preventivamente Groupama.
