ROMA – ''Naturalmente, quello di ieri e' un intervento di emergenza. Ma adesso bisogna ristrutturare la spesa improduttiva della pubblica amministrazione che non puo' continuare a bruciare ricchezza come una fornace''. Lo afferma al Corriere della Sera Matteo Colaninno, deputato del Pd, che si dice ''non deluso'' dalla manovra del governo Monti ''perche' tutti sapevamo che l'Italia doveva fare una manovra credibile e pesante, tuttavia – aggiunge – l'equilibrio e la distribuzione dei sacrifici ha un peso altrettanto fondamentale''.
''La prima forma di equita' – spiega quindi – e' il contrasto all'evasione fiscale che non deve essere persecuzione fiscale nei confronti dei soliti noti. Avrei avuto piu' coraggio nella limitazione dell'uso del contante, sarei andato ben sotto i 500 euro. Bisogna esercitare la tolleranza zero verso chi ogni anno evade 120 miliardi di tasse''.