ROMA, 23 LUG – Costera’ fino a 1.065,80 euro in piu’, a partire dal 2013, detenere un deposito titoli in banca dopo l’aumento dell’imposta di bollo sull’estratto conto titoli previsto dalla manovra economico finanziaria. L’ipotesi massima di rincari riguarda la quarta e piu’ ‘ricca’ fascia, ovvero quella di investitori che vantano un deposito titoli superiore ai 500.000 euro e per i quali la maggiore spesa per il 2011 e 2012 sara’ di 645,80 euro, per arrivare appunto a +1.065,80 euro dal 2013.
Ma l’Adusbef fa un altro calcolo: quanto occorre investire per bilanciare rendimenti dei titoli di stato e costi dei servizi bancari, sempre nell’ipotesi che meta’ della somma investita sia espressa in Bot e l’altra meta’ in altri tritoli di Stato. E il risultato e’ che, dopo il ‘venerdi’ nero’ del 18 luglio scorso, per pareggiare spese e rendimenti post crisi occorre avere in custodia un portafoglio titoli di Stato pari almeno a 6.881 euro.
I rincari, sulla ipotesi di custodia di soli titoli di stato (meta’ bot e meta’ altri titoli di Stato) sono stati calcolati dall’Adusbef, che si sofferma su tutte le ipotesi riguardanti le varie fasce di investimento: per la prima fascia, fino a 50.000 euro, il bollo rimane fermo a 34,20 euro annui; per la seconda fascia, quella tra 50.001 e 150.000, la maggiore spesa per il 2011 e 2012 e’ di 35,80 euro e dal 2013 +195,80 euro.
Per la terza fascia (150.001-500.000), l’aumento spesa per il 2011 e 2012 e’ di 205,80 euro e +745,80 dal 2013. Della quarta, quella piu’ sostanziosa, abbiamo detto sopra. La ‘stangata’ e’ comunque notevole per tutti considerato che ante manovra il bollo applicato su tutte le fasce di investimento era di 34,20 euro.
Il consiglio del presidente dell’Adusbef Elio Lannutti, in questo frangente di perturbazione finanziaria dovuto alle casse traballanti di diversi Paesi di Eurolandia, e’ di ”tenere sotto il materasso” i titoli del debito pubblico, aspettando tempi piu’ tranquilli.