Manovra, Fitoussi: “E’ inevitabile per evitare l’isolamento dell’Italia”

Jean Paul Fitoussi

Una manovra necessaria per “evitare l’isolamento dell’Italia”, di cui il governo “avrebbe fatto volentieri a meno”, e che al pari di altre ricette europee “minaccia la crescita economica”. Promuove solo a metà le mosse dell’esecutivo l’economista francese Jean Paul Fitoussi, presidente dell’Observatoire Francais des Conjonctures Economiques.

“Come sta avvenendo in Spagna – ha detto l’economista – il governo italiano non ha scelta, so che non avrebbe voluto fare la manovra perché ha già adottato misure restrittive contro la crisi”. Una sorta di ‘minore dei mali’ dato che, se non fosse intervenuto, il governo “sarebbe stato solo a difendersi dalla speculazione, perché il messaggio della Germania è chiaro, non c’é solidarietà” in Europa. Una Germania che, con il divieto sulle vendite allo scoperto, anziché impedirla, “alimenta la speculazione dei mercati”.

“Non ho capito – ha argomentato il professore – quello che ha fatto la Merkel, perché se siamo in un regime di globalizzazione finanziaria, non ha senso, è buffo e ridicolo regolarizzare solo in Germania”.

“Il mercato non è fatto per essere calmo – ha proseguito – e solo se c’è un’affermazione chiara di solidarietà fiscale in Europa allora il mercato diventa stabile e la speculazione può cessare per andare altrove”. Il punto è che “questa dichiarazione non c’é e dalla Germania proviene un segnale esattamente contrario”.

Da escludere però che ci sia un ‘rischio Italia’, perché “se va in fallimento un paese – ha commentato Fitoussi – soffre tutta la zona euro, già in posizione fragile, che viene così contagiata” e al limite “può essere risparmiato soltanto il Lussemburgo”. In ogni caso, proprio a seguito delle manovre restrittive annunciate dai governi, “la minaccia alla crescita è un vero pericolo, è quasi una certezza che si verifica in Grecia, Spagna e Portogallo e che si verificherà in altri paesi”.

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Maria Elena Perrero