ROMA – La corsa sulla manovra accelera per chiudere entro il 4 settembre, prima dello sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6 settembre. Molti, sottolinea il Corriere della Sera, gli argomenti da definire: dal contributo sui redditi oltre 90 mila euro alle pensioni, dall’Iva ai tagli dei trasferimenti agli enti locali. Probabile l’eliminazione del contributo di solidarietà.
Dal prelievo sui redditi alti si prevedono entrate in crescita per 674 milioni di euro nel 2012, che diventeranno 1 miliardo e mezzo nel biennio successivo.
I no sono della pancia sono sull’aumento dell’Iva, bocciata dai commercianti e sull’aumento dell’età pensionabile delle donne.
Per sopperire al mancato contributo di solidarietà si pensa all’aumento dell’Iva di 1-2 punti, ma resta sempre in piedi anche il discorso di nuove dismissioni o di una patrimoniale sui beni di lusso. Il lavoro della maggioranza si concentra essenzialmente sulle possibili alternative, ma ancora troppo ampio e indefinito appare lo spettro degli interventi. Ci sono sempre le pensioni perché lo stop della Lega non escluderebbe ancora in via definitiva un intervento.
C’è poi la richiesta di una patrimoniale sui beni di lusso che arriva da più parti. L’aumento dell’Iva è già deciso nella delega fiscale e, come avvenuto per le rendite, nulla vieta un colpo d’acceleratore di 1-2 punti, magari a partire da alcune categorie di beni, anche in questa direzione.
Il problema principale comunque è quello di trovare una copertura che dia gettito ugualmente immediato, come lo dà il contributo di solidarietà oggi. Intanto i tecnici del Senato hanno evidenziato come la misura sia suscettibile di elusione e come comunque lasci dei dubbi per la sua retroattività, che tra l’altro colpisce anche la cosiddetta Robin Hood Tax, l’addizionale sul settore energetico.
