Se la manovra si “ammoscia” l’Europa ritira il suo sì

ROMA – Se la manovra si “ammoscia” l’Europa ritirerà il suo sì. Ovvero sarà stato inutile correre contro il tempo per approvare una manovra di austerity, poi litigare per stravolgerla e quindi farsela bocciare dall’Ue. Se, quindi, perché la maggioranza resti in piedi, per accontentare la Lega e per non perdere tutti gli elettori, Berlusconi e i suoi decideranno (e riusciranno) ad “ammosciare” la manovra (togliendo la super tassa “di solidarietà”, i tagli agli enti locali, l’innalzamento dell’età pensionabile) l’Europa ci potrebbe bocciare il piano per ripianare il debito. E allora sarebbero veramente guai seri perché non ci sarebbe più tempo.

A chiarire il quadro è, secondo l’agenzia Reuters, una fonte del ministero del Tesoro: gli emendamenti alla manovra di Ferragosto, dice, non devono stravolgerne il contenuto, altrimenti il provvedimento dovrebbe essere nuovamente inviato a Bruxelles per una valutazione. E quindi quasi sicuramente bocciato. La fonte osserva che “la manovra, così come approvata all’unanimità dal Consiglio dei ministri, ha avuto il convinto sì di Bruxelles non solo sui saldi ma nella sua complessità” e aggiunge che “modificarla non significa stravolgerla, perché questo significherebbe rimandarla a Bruxelles per una nuova valutazione”.

Il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, è consapevole che deve essere evitata l’eventuale nuova valutazione da parte dell’Ue: “Stiamo lavorando con due obiettivi: mantenere gli aspetti fondamentali del decreto che ha consentito all’Italia di difendere i titoli di Stato dalla speculazione internazionale anche con il contributo della Bce; introdurre i cambiamenti richiesti dai gruppi parlamentari del Pdl in un confronto positivo e costruttivo con Lega, Popolo e territorio (ex Responsabili, ndr) e anche con l’opposizione”.

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