ROMA – La manovra appena varata dal governo ripropone il tema del conflitto generazionale: se da una parte infatti gli imprenditori, quelli giovani, sotto i 35 anni, potranno contare su un 'forfettone' fiscale (appena il 5%) per avviare nuove attivita', i pensionati e non solo quelli con assegni d'oro (si parte infatti da quota 19.500 euro) vedranno stoppata la rivalutazione.
Unica attenuazione al conflitto arriva dal fatto che il forfettone varra' anche per i quasi anziani che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione.
Sono le famose 'luci ed ombre' della manovra da 47 miliardi (ma la cifra e' destinata a cambiare) che oltre a reperire risorse e' ricca anche di norme 'ordinamentali' che potrebbero pero' cadere durante il cammino parlamentare perche' – come sottolinea l'opposizione – non hanno alcun carattere d'urgenza proprio del veicolo legislativo (il decreto) scelto dal Governo.
Ecco un breve panorama, momentaneo, di chi ci guadagna e di chi ci perde:
– PENSIONI, STOP A RIVALUTAZIONE DA 2.300 EURO MESE: Se superano cinque volte il minimo niente rivalutazione. Rivalutazione al 45% se superano il trattamento minimo di tre volte. Quindi, spiega lo stesso governo nella manovra, con una pensione di circa 2.300 euro al mese (30.500 l'anno per 13 mensilita') niente rivalutazione, con una pensione di 1.400 euro (18.300 l'anno) la rivalutazione si dimezza.
– FORFETTONE INTERGENERAZIONALE: I giovani imprenditori e i cassintegrati potranno contare su un regime fiscale di grande favore: un forfait del 5% complessivo che durera' per 5 anni. Ma bisognera' vedere se l'agevolazione reggera' allo sfoltimento contestualmente deciso con la delega fiscale.
– TEMPI DURI PER IL BOLIDE: Chi ama le auto potenti o i Suv piu' 'pesanti' dovra' mettere mano al portafoglio. Arriva una mini-stangata. Ma – dice il governo – chi ha un'autovettura da 200.000 euro la potra' sopportare.
– OCCHIO ALLE MALATTIE PRE WEEK-END: Se il dipendente pubblico si ammala giusto il giorno prima della giornata non lavorativa rischia gli ispettori del lavoro alla porta.
– ANCORA BONUS PER CHI LAVORA DI NOTTE: Si punta a far crescere la produttivita' delle imprese 'allettando' i lavoratori, ad esempio, al lavoro notturno che potra' contare su un migliore trattamento fiscale.
– I GOVERNATORI (E I CITTADINI) CI PERDONO: Su Regioni, Province e Comuni arriva una stangata da oltre 9 miliardi. Due le alternative: meno servizi (scuola, trasporti, servizi vari), oppure piu' tasse.
– CONGELATI STIPENDI P.A.: I travet ci perdono decisamente: viene bloccato il turn over (stesso lavoro fatto da meno persone) e gli stipendi vengono 'congelati' (vita piu' costosa da affrontare con meno soldi in tasca).
– CARO PRONTO SOCCORSO? Ancora non si sa se il ticket ci sara' o meno. Se le intenzioni della vigilia venissero confermate, a meno di emergenze catastrofiche, il pronto soccorso si paghera' 25 euro.
– QUOTE LATTE FORTUNATE: Gli allevatori che hanno ricevuto le multe per le quote latte potranno gioire. Non saranno piu' sottoposti alla riscossione coattiva che invece continuera' a riguardare tutti gli altri imprenditori agricoli e non.
– 'FINANZIARI' PREOCCUPATI: Altre due misure in bilico. Ma gia' Borsa italiana storce il naso. Arriva il 35% sul trading bancario e l'imposta di bollo dello 0,15% sulle transazioni finanziarie.
– CATTEDRA BLOCCATA: Non ci saranno nuove assunzioni ed ogni insegnante di sostegno dovra' prendersi cura di due bambini diversamente abili.