Davanti alla crisi anche i giudici accettino i sacrifici. Lo dice in un’intervista al Giornale Francesco Saverio Borrelli, ex procuratore di Milano, a proposito del congelamento degli aumenti di stipendio delle toghe inserito nella manovra e che ha sollevato le critiche dell’Anm.
“Siamo di fronte a una situazione economica drammatica – spiega – In questa situazione bisogna rassegnarsi ai sacrifici”. La reazione dei giudici, aggiunge, dovrebbe essere diversa da quella del comune cittadino “se non altro per quella quota di patriottismo che alberga o dovrebbe albergare in ciascuno di noi”.
La manovra, sottolinea comunque l’ex capo del pool di Mani Pulite, “è gravemente iniqua” ma “non solo nei confronti dei magistrati. Lo è nei confronti di tutti i dipendenti pubblici, che di fatto sono gli unici lavoratori a venire chiamati a pagare il costo della crisi economica. Quando, con una espressione triviale, si sostiene che non vengono messe le mani nelle tasche degli italiani, si dice una cosa non vera”.