Chi ha intenzione diĀ ristrutturare la propria casa per renderla eco-compatibile farebbe bene a sbrigarsi. Al momento, infatti, chi installa una caldaia di ultima generazione o deiĀ pannelli solari ha diritto ad una detrazione fiscale pari al 55% dell’importo speso. Ma la detrazione, nella manovra Tremonti, non ĆØ stata rifinanziata e scadrĆ il 31 dicembre 2010.
Ā«Anche lāenergia diventa un elemento di pregio di un immobile e il rendimento energetico sarĆ un indicatore che dovrĆ essere sempre presente in ogni annuncio di vendita o di locazioneĀ», spiegava il 27 maggio scorso un ambientalista della prima ora come Edo Ronchi salutando cosƬ il varo di una direttiva Europea mirata a centrare lāobiettivo sul cambiamento climatico usando il 20% in meno di energia. Ā«Circa il 30% dellāenergia consumata in Italia – spiegava Ronchi – ĆØ assorbita dagli edifici e a questi consumi ĆØ riconducibile il 28% delle emissioni nazionali di CO2Ā».
Gli ambientalisti del Pd Stella Bianchi e Fabrizio Vigni, spulciando la manovra, hanno però notato che la detrazione fiscale del 55% non ĆØ stata rifinanziata e se il governo non provvederĆ con la legge di stabilitĆ in autunno, lāagevolazione introdotta con la manovra 2007 scadrĆ il 31 dicembre 2010.
Una bella grana per Tremonti, costretto a fare i conti in questo caso con la collega dellāAmbiente, Stefania Prestigiacomo: Ā«Condivido le ragioni e la portata della manovraĀ», ĆØ la sua reazione, ma Ā«credo che tutto ciò che punta allāefficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili vada incentivato e supportato. PerchĆ© come ha sottolineato recentemente lo stesso Ministro Tremonti, la green economy sarĆ il motore dello sviluppo globale del futuroĀ». Conclusione della ministra, Ā«promuovere, seppure in una fase di difficile congiuntura, lāeconomia del futuro ĆØ una scelta obbligataĀ».
Il Pd quindi critica: Ā«Bel capolavoro! – attacca Vigni – Con questa manovra, da una parte si spalancano le porte al condono edilizio, dallāaltra si colpiscono al cuore le politiche per lāefficienza energetica e le energie rinnovabiliĀ».
Ā«Lāarticolo 45 – spiega la Bianchi – elimina ogni certezza per le aziende che producono energia da fonti rinnovabili sul prezzo finale di vendita, togliendo lāobbligo per lo stato di ritirare i cosiddetti ācertificati verdiā in eccesso: il che può comportare la non sostenibilitĆ dei piani di investimento su energie alternative. Con ricadute pesanti sullāoccupazione e sugli obblighi dellāItalia con lāUe a produrre con fonti rinnovabili il 17% dellāenergia consumataĀ».
La misura sugli āedifici intelligentiā dal 2007 in poi ha messo in moto un giro di affari notevole, riportato in una tabella dellāEnea. Il primo anno sono stati realizzati 106 mila interventi, più che raddoppiati a 248 mila nel 2008 e scesi a 236 mila nel 2009. E nella classifica delle regioni più virtuose, il Piemonte risulta terzo dopo Lombardia e Veneto, seguito dallāEmilia Romagna e quindi da Toscana, Lazio e Friuli.
