DETROIT – ”Non posso fermare” Chrysler ”per aspettare altri. E’ impossibile. Qui il treno รจ partito: abbiamo dato alla Fiat una possibilitร in Usa. Se ce la giochiamo male รจ colpa nostra”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, a margine dell’incontro con il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota.
Negli Usa ”c’รจ parte del cuore del progetto globale” di Fiat, ”l’altra parte รจ in Europa” e ”la sfida รจ collegare i due fili. Se riusciamo a collegarli. Speravo e spero di poterlo fare con Fiat”, ha aggiunto Marchionne, dicendosi ”ottimista” su Fiat e Chrysler. E questo anche grazie al lavoro che lo stesso Marchionne sta facendo per far sรฌ che ”l’asse fra i due paesi si mantenga”. In questo senso – ha concluso – ”continuo a sfondare porte”.
“Il risanamento di Chrysler รจ cominciato 19 mesi fa e va benissimo. Nel 2011 l’obiettivo รจ vendere oltre 2 milioni di veicoli, lo supereremo”, continua Marchionne. “Non possiamo chiuderci in casa e pensare che risolveremo il problema in Piemonte o da un’altra parte: il Piemonte ha una multinazionale in casa che va incoraggiata”.
”L’atteggiamento in Europa non aiuta: qui – ha aggiunto riferendosi agli Usa – il discorso politico non lo fanno”.”Mi preoccupa la lentezza dell’Europa”, con ”l’Italia che non tiene il passo”, osserva Marchionne, precisando che Fabbrica Italia, ”come concetto, รจ stato creato per dare la forza di andare avanti all’economia” ma che ”รจ necessario condividere gli obiettivi con gli altri, perchรฉ non posso farlo da solo”. Marchionne, definendo Mirafiori essenziale, osserva che a Mirafiori รจ legato anche il futuro dei dipendenti qui. ”Le vittime sono anche questi qui, che hanno la voglia e la capacitร ” di lavorare, perchรฉ ”producendo in Italia si toglie qualcosa qui”, spiega Marchionne.
