calcio è solo una piccola parte. Per evitare rischi Margarita completa quello che Robert, già malato, aveva iniziato due anni prima, creando la fondazione Akira. Una holding familiare (oggi proprietà della donna e dei tre figli, vincolati per i prossimi 100 anni) che ha il controllo del 59% della galassia Loius-Dreyfus. Da un punto di vista strategico, il suo obiettivo è diversificare.
“Robert mi diceva spesso che il gruppo era troppo sottoposto all’influenza delle catastrofi naturali che influiscono sull’andamento delle materie prime, ha spiegato a “Le Point”. Dobbiamo allargare i nostri ambiti di azione, in senso geografico e settoriale: non possiamo dipendere solo dall’agricoltura”. Una prima mossa è stata allargare il core business dell’azienda comprando (per 460 milioni di dollari) la Santelisa Vale, una delle maggiori società brasiliane produttrici di zucchero di canna ed etanolo.
Secondo il giornale “Les Echos” Margarita ha anche chiesto di sostituire Jacque Veyrat, alla presidenza della Louis Dreyfus Holding dalla morte di Robert, che lo aveva scelto personalmente. Indiscrezioni trapelate raccontano di un contrasto con la russa principalmente su un punto: lui vorrebbe quotare parzialmente il gruppo in Borsa (in particolare Louis-Dreyfus Commodities che rappresenta l’80% del fatturato del gruppo) mentre lei preferirebbe un’alleanza con un concorrente. Forse Olam, società di Singapore attiva nel business agricolo o addirittura di due delle “big 4” (i principali gruppi di materie prime al mondo), Glencore e Bunge.
“Robert ha cominciato a parlarmi di affari nelle sale d’attesa dei medici. Lo ascoltavo, ma ero più preoccupata dal suo stato di salute”. Non si può dire che non abbia imparato in fretta. “Per cinque anni ho messo da parte la mia vita personale. Ora che tutto si è calmato, voglio scrivere un libro sulla mia esperienza in ospedale con Robert. Dopo aver vissuto quell’inferno niente mi può spaventare”. Il regno della zarina Margarita è solo all’inizio
