Il Pdl lancia in Senato l’offensiva del mattone. Nel decreto detto “Milleproroghe” perché raccoglie e somma ogni genere di piccole e grandi leggi di spesa, ci sono anche due emendamenti che prevedono il rilancio del piano casa e una sanatoria per gli abusi edilizi realizzati entro il 31 marzo 2003, inclusi quelli su “beni demaniali e paesaggistici”.
L’emendamento – condono è stato presentato da Carlo Sarro e Vincenzo Nespoli del Pdl e serve, nelle intenzioni dei firmatari, a permettere l’applicazione di un precedente condono edilizio, datato 2003, anche agli abusi ambientali e paesaggistici. Allo stesso tempo il Pdl punta a rilanciare, sempre via emendamento, anche il Piano Casa. La proposta porta la firma di Lucio Malan e si propone di eliminare le “incertezze e i dubbi interpretativi” sul Piano, cioè i limiti imposti da Regioni, Comuni e Sovrintendenze.
Incertezze legate al fatto che il Piano Casa , che prevede la possibilità di ampliamento fino al 20% per alcuni edifici mono e bi-familiari, è stato nella prassi applicato con molta cautela dalle Regioni tendenzialmente restie ad autorizzare a cuor leggero colate di cemento.
Il rilancio economico, quindi, per il Pdl passa attraverso l’edilizia anche a costo, come recita la proposta di Malan di autorizzare “interventi di trasformazione mediante incentivazioni volumetriche in deroga alle norme esistenti”. Ovvero più cemento di quanto consentito dalle regole attuali pur di far circolare soldi in un’economia in crisi.
Gli interessati alla sanatoria proposta da Sarro e Nespoli avranno tempo per aderire entro il 31 dicembre 2010 “anche qualora l’Amministrazione abbia adottato il provvedimento di diniego in riferimento alle domande di condono edilizio precedentemente inoltrate”; a tal fine, conclude il testo, “sono sospesi tutti i procedimenti sanzionatori, di natura penale ed amministrativa, già’ avviati, anche in esecuzione di sentenze passate ingiudicato, fino alla definizione delle predette istanze”.
