«Oltre un milione di piccole imprese sono a rischio chiusura nei prossimi sei mesi». Questo l’allarme lanciato da Giuseppe Morandini, presidente della Piccola Industria di Confindustria.
Parlando al Forum della piccola industria, Morandini ha spiegato che il vero problema delle imprese è che «non ci sono ordini». La ripresa ci sarà, «non chiedetemi quando ma come e dove», ha detto Morandini, e quando ci sarà avverrà in Paesi «lontani come India, Cina e Brasile» dove la piccola impresa ha difficoltà ad arrivare.
«Con l’università di Perugia – ha proseguito Morandini – è stata fatta una rapida indagine sui bilanci di alcune aziende del nostro manifatturiero tradizionale. Dal campione è emerso che un terzo delle imprese sta andando bene, un altro terzo è in mezzo al guado e un terzo sta soffrendo. Tradotto in numeri significa che sono a rischio oltre un milione di piccole imprese».
Il presidente della piccola industria ha anche commentato le recenti dichiarazioni del ministro Giulio Tremonti sul posto fisso: «Con la disoccupazione che va verso il 10%, il problema non è il posto fisso, ma lo stipendio. A tempo determinato o indeterminato, ma lo stipendio».
«Non possiamo piu’ accettare – ha aggiunto – da imprenditori, ma ancora prima da cittadini, di vivere in un Paese che quando c’è da crescere, cresce meno degli altri e quando si cala, cala più degli altri. Vogliamo – ha concluso – ci meritiamo, un paese protagonista, che non speri solo sull’effetto traino di altre economie, ma ci metta del proprio investendo risorse sulla ripresa».