Venerdì scorso l’associazione dei consumatori aveva fatto emergere come nel febbraio di quest’anno la Consob avesse presentato un esposto sulle vicende nel quale si censurava le informazioni fornite dalla banca sull’acquisto di Antonveneta e sulla presunta operazione in titoli di Stato (Btp) eseguita con Nomura. Secondo l’associazione dei consumatori, il documento della Consob confermerebbe ”quanto il Codacons ha sempre asserito e ha anche chiesto di verificare, per il tramite degli accertamenti chiesti al Tribunale Civile e alla Procura della Repubblica, in merito alle responsabilità degli attuali vertici di Mps citati per truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita di aiuti di Stato e delle autorità di vigilanza (Consob e Banca d’Italia) per omesso controllo”. Monte dei Paschi aveva risposto con un comunicato che ”il nuovo management è estraneo ai procedimenti” avviati dalla Procura di Siena sulle due questioni, annunciando azioni legali nei confronti del Codacons. La banca ”quale persona giuridica, nonché il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore Delegato Fabrizio Viola, a titolo personale, intendono tutelare la corretta informativa di mercato, la propria reputazione e tutti i propri diritti innanzi alle competenti autorità a fronte della continua e ingiustificata attività di diffamazione effettuata dal Codacons che risponderà nelle sedi opportune delle proprie gratuite ed inopinate asserzioni”, affermava il comunicato della banca senese.