Nomine, novità in Finmeccanica: Orsi affianca Guarguaglini? Eni ed Enel cambiano i presidenti

ROMA – C’è molta attesa per le nomine nelle grandi società pubbliche quotate: stando a quanto scrive Antonella Baccaro sul Corriere della Sera, la novità più rilevante dovrebbe riguardare Finmenccanica. Infatti Pier Francesco Guarguaglini (attuale presidente e amministratore delegato del gruppo), travolto negli ultimi mesi dallo scandalo delle tangenti, dovrebbe mantenere solo la carica di presidente. Il nuovo amministratore delegato dovrebbe invece essere, secondo la Baccaro, Giuseppe Orsi. Si tratterebbe per Guarguaglini, di una sorta di “retrocessione”, visto che il comando operativo passerebbe appunto nelle mani di Orsi.

Secondo la Baccaro, Orsi, attuale amministratore delegato della controllata Agusta Westland, l’avrebbe spuntata su Giuseppe Zampini, amministratore delegato di Ansaldo Energia, altra società del gruppo dell’aerospazio e difesa. Scrive la Baccaro che di Orsi “si dice che avrebbe l’appoggio della Lega, non foss’altro perché il quartier generale italiano di Agusta Westland si trova in territorio varesino. Orsi godrebbe anche del placet dell’Udc”.

Per quanto riguarda invece Eni ed Enel, i cambi riguarderebbero solo le poltrone di presidente: “Giuseppe Recchi alla presidenza dell’Eni e Paolo Andrea Colombo a quella dell’Enel”. Stabili, secondo la Baccaro, dovrebbero rimanere “i vertici di Terna, con il duo Flavio Cattaneo-Luigi Roth, e di Poste con Massimo Sarmi-Giovanni Ialongo”.

I grandi esclusi, dunque, per la Baccaro, dovrebbero essere “i due candidati più marcatamente leghisti: il viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, che puntava alla presidenza di Terna, e l’ex sindaco di Busto Arsizio, Gianfranco Tosi, candidato alla presidenza dell’Enel, del cui consiglio di amministrazione fa parte dal 2002. Allo stesso modo resterebbero al loro posto Massimo Ponzellini, presidente della Banca popolare di Milano, e Augusto Fantozzi, presidente di Sisal e amministratore straordinario di Alitalia”.

Dovrebbero dunque perdere il loro ruolo, continua Baccaro, “Roberto Poli, 73 anni, attuale presidente dell’Eni e il coetaneo collega Piero Gnudi, all’Enel. Nell’azienda che dovrebbe essere ancora guidata da Paolo Scaroni, sarebbe in arrivo Giuseppe Recchi, classe 1964, laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino. L’attuale presidente e amministratore delegato di General Electric Sud Europa, vicepresidente di GE Capital Interbanca, nonché consigliere di Exor, è incaricato gli investitori esteri in Italia per Confindustria”.

Invece, scrive la giornalista del Corriere, “nel consiglio di Eni entrerebbe quale rappresentante del Tesoro, Carlo Gatto, cuneese, classe 1941, una lunga carriera in Fiat fino al 2004, attualmente consulente e sindaco di numerose società, tra cui la Rai. Accanto a Fulvio Conti, confermato amministratore delegato dell’Enel, arriverebbe invece come presidente il milanese Paolo Andrea Colombo, classe 1960, laureato in Economia aziendale presso l’Università Bocconi, dottore commercialista e revisore dei conti”.

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Alberto Francavilla