FIRENZE – Negli ultimi 10 anni in Italia, nonostante la crisi, bar, pub e osterie sono cresciuti del 10,6%: lo afferma il primo rapporto nazionale sul sistema di somministrazione di alimenti e bevande presentato stamani a Firenze da Confesercenti e Unioncamere.
Nell'ultimo quinquennio, si legge in una nota di sintesi, si e' verificata una accelerazione del fenomeno rispetto a quanto registrato nel periodo 2001-2006 (+8,7%): fra il 2006 e il 2011 'bar e dintorni' sono infatti aumentati in media del 10,6%, con punte piu' alte in Lazio (+51,7%), Campania (+46,0%), Puglia (+42,4%).
In termini di fatturato bar e mense hanno perso il 7,2% nel 2008 e il 10,2% nel 2009, registrando una contrazione dei livelli di attivita' superiore rispetto alla media del terziario. La flessione si e' attenuata durante il 2010 (-1,2%), ma a meta' 2011 si osserva una nuova riduzione dei fatturati aziendali (-1,6%). Le aspettative non sono rosee: a meta' 2011 il 5,6% degli imprenditori si trova in difficolta' con previsioni di riduzione o di cessazione dell'attivita'.
Il settore e' ad alta propensione di imprenditorialita' giovanile: il 65% dei titolari di cariche ha meno di 50 anni. Sono pochi gli stranieri, sia comunitari sia extracomunitari, mentre un esercizio su tre e' a titolarita' femminile. In Italia operano circa 170mila bar e pubblici esercizi attivi nel settore della somministrazione di bevande ed alimenti, che fanno capo a quasi 140 mila imprese.
