ROMA – Salta la trattativa sugli esuberi di Ntv, la compagnia ferroviaria che fa concorrenza a Trenitalia sull’alta velocità. Al Consiglio d’amministrazione di martedì 31 marzo, l’azienda fondata nel 2006 da Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle, chiederà la messa in mobilità per 248 lavoratori. Mentre i sindacati sono già pronti allo sciopero:
“Nel prendere atto della decisione grave dell’azienda di rompere la trattativa – afferma il segretario nazionale della Filt, Alessandro Rocchi – da domani attiveremo immediatamente, nostro malgrado la procedura di legge per la dichiarazione del primo di una lunga serie di scioperi”.
La trattativa si è interrotta, dopo circa 6 ore di confronto, sui termini della durata dell’accordo di solidarietà: l’azienda chiedeva un’accordo di 5 anni ed era disponibile ad una verifica biennale, mentre i sindacati chiedevano un accordo di due anni. Così si è arrivati alla rottura.
In una nota congiunta Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Taf e Fast Ferrovie, affermano che ad abbandonare il tavolo sia stata l’azienda:
“Dopo il quarto incontro convocato per definire la gestione dei 222 esuberi dichiarati da Ntv, l’azienda ha abbandonato il tavolo, dopo aver proposto soluzioni incompatibili con le vigenti previsioni legislative in materia di ammortizzatori sociali, rifiutando contestualmente le controproposte sindacali. Il sindacato – aggiungono – non può sottoscrivere accordi contrari alla legge e neppure subire ricatti”.
Le cinque sigle lasciano però la porta aperta ad eventuali prosecuzioni della trattativa:
“sulla base degli elementi effettivamente utili alla soluzione della crisi aziendale e al mantenimento dei livelli occupazionali e del reddito dei lavoratori. Durante tutti gli incontri – ricordano – le segreterie nazionali hanno dichiarato la propria disponibilità a concordare un contratto di solidarietà biennale con percentuale di riduzione media del 21%, con l’impegno di effettuare verifiche periodiche mirate al contenimento del costo del lavoro, pur di evitare le procedure di mobilità, proponendo anche soluzioni gestionali alle numerose problematiche emerse durante il confronto”.
Ntv, appesantita da un debito di 670 milioni, ha chiuso il 2014 con una perdita di 55 milioni di euro, migliore del previsto ma ancora insoddisfacente. Il nuovo amministratore delegato Flavio Cattaneo, succeduto ad Antonello Perricone (alla guida dell’azienda dall’ottobre 2013 dopo le dimissioni di Giuseppe Sciarrone) ha elaborato un piano di rilancio che prevede investimenti ma anche tagli al personale, almeno in una prima fase.