Per il manager, “non c’è ragione per cui l’Italia debba restare fuori, quando ai nostri confini si fanno nuovi investimenti e nuove centrali”.
Per questo motivo, ha aggiunto, “noi dobbiamo recuperare e con lo sviluppo del mix di combustibili l’Italia tornerà ad avere un costo dell’energia competitivo”.
Da Madrid Conti ha dichiarato che “integrare business e sostenibilità è fondamentale per creare nuovi valori che mantengano fiducia e affidabilità nell’operato di impresa. Il raggiungimento di una competitività sostenibile – ha aggiunto – è possibile non solo con una strategia di crescita basata su solidità finanziaria e redditività, ma anche sul coinvolgimento di diversi attori sociali e su una politica di gestione delle risorse ambientali definita e condivisa. In particolare, in un mondo dove due terzi della popolazione non ha raggiunto un adeguato livello di benessere, è responsabilità delle utility elettriche che l’energia di domani sia abbondante, a costi ragionevoli e rispettosa dell’ambiente”.
Per lui quindi nei prossimi 20-30 anni il sistema energetico dovrà cambiare per affrontare i cambiamenti climatici e per raggiungere gli 1,5 miliardi di persone che ancora vivono nel mondo senza luce.