
Nuovi ristori per partite Iva: col dl Sostegni bis importo doppio per le attività. E forse tasse sospese (Foto d'archivio Ansa)
Nuovi ristori per le partite Iva. Col dl Sostegni bis le imprese in crisi per le restrizioni anti Covid prenderanno il doppio rispetto all’importo già ricevuto. Questo perché il calcolo questa volta avverrà su due mesi e non su uno solo.
Il nuovo intervento avverrà inoltre sui due binari: calo del fatturato e costi fissi. Questo vuol dire che, oltre ai ristori calcolati sulle perdite della società, ci potrebbero essere misure collaterali. Moratoria sui prestiti, sospensione di Imu e Toasp, incidenza di affitti e bollette sui parametri degli importi.
Nuovi ristori per le partite Iva: importo doppio col dl Sostegni bis
I nuovi ristori per le partite Iva dovrebbero avere avrebbero un importo doppio rispetto a quelli in corso di erogazione. In sostanza, se un commerciante ha preso 2mila euro col primo dl Sostegni, ne prenderà 4mila col secondo. Il calcolo verrà infatti fatto sul fatturato di due mesi e non più su quello di uno. A questi indennizzi dovrebbero infatti essere destinati circa 20-22 miliardi rispetto agli 11 stanziati dal primo dl.
Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, come il suo predecessore Stefano Patuanelli, ora all’Agricoltura, spinge perché siano prorogati gli strumenti a sostegno della liquidità a partire dal Fondo di Garanzia delle Pmi che “ha permesso di erogare quasi 150 miliardi alle imprese con la garanzia dello Stato”.
Dl Sostegni bis: prestiti garantiti e moratorie sui prestiti
Altro nodo quello della durata dei prestiti garantiti, che si vorrebbe portare da 6 a 15 anni. Oltre al prolungamento fino alla fine dell’anno anche delle moratorie sui prestiti. La parte più consistente delle risorse dovrebbe comunque andare ai contributi a fondo perduto. Visto che questa volta non c’è necessità di finanziare le misure a protezione del lavoro.
Potrebbe entrare qualche misura di sostegno, anche ai contratti a termine. Ma c’è una riflessione in corso visti “i tanti incentivi” alle assunzioni già in vigore per il 2021 che ancora, visto il perdurare delle chiusure anti-contagio, non hanno potuto dispiegare i loro effetti.
Ristori e sostegni alle partite Iva con la piattaforma Sogei
La nuova piattaforma messa a punto da Agenzia delle Entrate con Sogei ha già consentito di inviare nei primi dieci giorni bonifici per quasi 2 miliardi a 600mila partite Iva. E la tempestività sarebbe una delle caratteristiche dell’intervento che si vorrebbe mantenere. Erogare i contributi con gli stessi criteri, però, non consentirebbe di “mirare” i fondi laddove c’è più bisogno. Per questo ancora non ci sarebbero decisioni definitive.
Di sicuro si vuole arrivare a coprire anche le chiusure di marzo e aprile, confidando su maggio come mese delle riaperture. L’altra idea che si sta esplorando, ma che avrebbe tempi più lunghi, sarebbe quella di un sistema di acconto e saldo che consenta di guardare non solo al fatturato ma ai dati dei bilanci. Se lo schema venisse replicato tale e quale, senza cambiare platea o percentuali, servirebbero per i soli ristori circa 20-22 miliardi.
Nuovi ristori alle partite Iva: intervento anche sui costi fissi
Ma tutta la maggioranza è concentrata a intervenire anche sui costi fissi. Indirizzando parte delle risorse “alla sospensione o all’annullamento di alcune tasse. Si sta lavorando sulla Tari, sull’Imu, sulla Tosap“, ha spiegato in radio il sottosegretario al Mef Claudio Durigon. Chiarendo però che al momento è tutto aperto e che per il decreto serviranno ancora un paio di settimane. Tra le misure allo studio per il nuovo provvedimento il rinnovo del credito di imposta per gli affitti, accompagnato da misure anche per i proprietari, e un nuovo intervento sugli oneri di sistema delle bollette.