
WASHINGTON – Una fusione che non s’ha da fare perché renderebbe più difficile la concorrenza e farebbe salire i prezzi per i consumatori. L’amministrazione Obama annuncia battaglia contro la proposta di fusione tra la Us Airways e l’America Arlines, un affare da 11 miliardi di dollari.
Secondo il Dipartimento della Giustizia e molti Procuratori di diversi stati, l’operazione darebbe vita alla compagnia aerea più grande al mondo, a scapito della concorrenza. E tutto provocherebbe un innalzamento dei prezzi. Una voce, quella del governo Usa, che si aggiunge a quella di sei governatori che hanno già detto il loro no all’operazione.
Us Airways e American Airlines lavorano al piano da diversi mesi. Ma, a non convincere il Dipartimento di Giustizia Usa, è la politica che la nuova compagnia praticherebbe a proposito degli sconti. Spiega il Corriere della Sera:
Secondo gli analisti interni al dipartimento, la nuova American Airlines non offrirebbe gli stessi sconti che attualmente US Airways propone ai consumatori. In pratica la politica di sconti aggressiva di quest’ultima società scomparirebbe. Lo ha ribadito in una conference call Bill Baer, assistente del segretario alla Giustizia per la divisione Antitrust: i creditori e gli azionisti potrebbero anche beneficiarne dall’operazione, ha detto, ma sarebbero i consumatori «ad essere fregati». A chi ha chiesto chiarimenti sul cambio di rotta del dipartimento – che negli ultimi cinque anni ha permesso a sei società aeree non redditizie di unirsi nel tentativo di ridurre costi e porre fine alle perdite – Baer ha risposto che «trattiamo ogni fusione singolarmente».
