Per l’Eurozona ancora non c’è lo sperato effetto traino, ma il dato positivo c’è: la Germania potrebbe chiudere il 2010 con 3,2 milioni di disoccupati, ossia 250mila in meno rispetto all’anno precedente.
L’economia tedesca si conferma la più dinamica nell’area euro, dove infatti la ripresa rallenta leggermente. In particolare, secondo gli analisti, sarebbe debole la domanda dall’estero. Senza contare che non ci sono segnali che la Germania stia facendo da traino per altre economie Ue, soprattutto quelle periferiche, segno che gli squilibri sono destinati ad accentuarsi.
Squilibri presenti anche nella stessa Germania: a vent’anni dalla caduta del muro il tasso di disoccupazione è molto diverso nelle due metà del paese. Secondo un recente sondaggio gli ex cittadini dell’est sognano l’emigrazione nel 32 % dei casi.
