ROMA – Messaggio dell’Ocse all’Italia: la vostra crescita รจ ancora debole, si devono consolidare i conti e tagliare la spesa o sono guai. Operazione da fare ora, subito e questa volta sul serio.
L’economia italiana ”ha cominciato a riprendersi”, analizza l’Ocse nell’ultimo rapporto economico dedicato all’Italia, ma ”i primi segnali indicano che la crescita potrebbe rimanere debole”. Il pil ”non tornerร ai livelli pre-crisi prima del 2013-2014”. Per il 2011 l’Ocse prevede una crescita dell’1,2% (contro le precedenti stime di +1,3%) e per il 2012 dell’1,6%.
Consolidare i conti. E quindi? Per l’Ocse ”consolidare le finanze pubbliche รจ piรน necessario che mai. L’Italia dovrebbe continuare a implementare politiche di consolidamento dei conti pubblici nel prossimo futuro. A partire dal 2013, potrebbe essere richiesto un ulteriore consolidamento”.
Tagliare la spesa ma evitare condoni. Inoltre, scrive l’Ocse, se le misure previste dal governo per il risanamento dei conti pubblici dovessero subire uno slittamento ”si renderanno necessari ulteriori tagli alla spesa, integrati da misure per aumentare le entrate come l’allargamento della base imponibile”, ottenibile ”eliminando molte agevolazioni fiscali e aliquote ridotte”. L’Ocse ammonisce invece il governo ad ”evitare” nuovi condoni e a proseguire nella lotta all’evasione fiscale.
Privatizzare l’acqua. Infine l’Organizzazione per lo sviluppo e la crescita economica sottolinea che la privatizzazione del servizio idrico รจ ”una riforma necessaria”. Si legge: ”Aprire alla competizione, e allo stesso tempo permettere la fusione tra societร , potrebbe ridurre i costi” e garantire maggiori investimenti visti gli ”scarsi” fondi a disposizione del settore pubblico.
Parlando del referendum, l’organizzazione parigina evidenzia che la privatizzazione non violerebbe il principio sancito dalle Nazioni Unite dell’acqua potabile come diritto umano, ma osserva anche che il processo dovrebbe essere sostenuto dalla creazione di un’Autoritร indipendente.
