Nell’area Ocse si assiste a una ripresa “largamente inaspettata solo sei mesi fa”. Lo sostiene l’Ocse che nel suo ultimo Outlook economico prevede una contrazione del Pil del 3,5% quest’anno, una crescita dell’1,9% nel 2010 e un forte balzo in avanti del 2,5% nel 2011.
L’organismo che riunisce i paesi piĂ¹ avanzati dice anche che “ora è il momento di pianificare l’exit strategy dalla crisi, anche se la sua implementazione dovrĂ essere graduale”.
Il Pil italiano calerĂ del 4,8% quest’anno, per ritornare in territorio positivo nel 2010 a +1,1% e salire ulteriormente dell’1,5% nel 2011. E’ quanto prevede l’Ocse nel capitolo sull’Italia del suo ultimo Outlook economico.
“L’introduzione dello scudo fiscale per il rimpatrio dei fondi portati all’estero per evadere il fisco dovrebbe essere visto dai contribuenti come una misura straordinaria, con un impegno universale alla trasparenza per quanto riguarda lo scambio di informazioni recentemente raggiunto; altrimenti i contribuenti i potrebbero concludere che siano possibili altri condoni”. Scrive l’Ocse ancora nel capitolo dedicato all’Italia.
“Il debito pubblico italiano si avvia a salire al 120% del Pil entro il 2011. Pertanto sono necessari significativi sforzi di risanamento dei conti pubblici dal 2011 in avanti, quando la crescita si rafforzerĂ ” scrive l’Ocse, prevedendo per fine 2009 un debito attorno al 115%, in aumento di 10 punti.
Il deficit è atteso al 5,4% nel 2010, dopo 5,5% del 2009 e al 5,1% nel 2011. “L’obiettivo di consolidamento di medio termine richiede un ulteriore sforzo nel 2011, parte del quale è inglobato in queste proiezioni nell’assunto che l’anno prossimo la Finanziaria si atterrĂ a quanto previsto dal Dpef”, precisa ancora il rapporto.
