ella crisi generale e continua, il bene rifugio per eccellenza guadagna sempre più valore. E diventa l’investimento più ambito da chi non è rimasto in bolletta.
L’oro ha toccato oggi a Londra un nuovo massimo storico di 1.328,25 dollari l’oncia mentre a New York il contratto futures è balzato a 1.329,60 dollari. Sulla scia dell’oro è salita anche la quotazione dell’argento al record da 30 anni: la sua quotazione ha toccato i 22,18 dollari l’oncia.
A portare al rialzo dei metalli preziosi c’è anche la scelta di tanti investitori miliardari di comprare direttamente lingotti d’oro, a volte ance a tonnellate, spostando ij questo modo le risorse fuori dal sistema finanziario, che ultimamente si è rilevato tanto inaffidabile.
I timori di ribassi hanno poi avuto la loro parte nello scatenare la corsa ai lingotti e alle azioni delle compagnie minerarie ed exchange-traded fund (ETF).
“Non comprano solo ETF o futures: comprano oro”, ha detto Josef Stadler, l’executive di UBS, che dirige i servizi della banca svizzera per clienti i cui patrimoni prevedono investimenti di almeno 50 milioni di dollari.
L’Unione banche svizzere raccomanda ai suoi clienti di prima fila di destinare il 7-10% dei propri asset in metalli preziosi, come l’oro, il cui corso è per il decimo anno consecutivo in rialzo e ieri valeva circa 1.314,50 dollari a oncia, vicino ai livelli record segnati la settimana scorsa.
“Abbiamo un esempio significativo di una coppia che ha comprato oltre una tonnellata d’oro e che la sta portando da un’altra parte”, ha detto Stadler.E alle quotazioni attuali, si tratta di un valore di circa 42 milioni di dollari.
A settembre, il finanziere miliardario George Soros ha definito l’oro “l’ultima bolla” perché è costoso da estrarre e non ha un valore reale, a parte il prezzo di mercato. Ma le quotazioni sempre crescrenti del metallo prezioso hanno generato a loro volta una richiesta sempre maggiore.
Anche perché il metallo giallo continua ad essere visto dagli investitori come un modo per difendersi da una nuova recessione: l’oro non ha rendimento e non è concorrenziale in un ambiente di tassi di interessi in crescita.