
Pensioni 2022, rivalutazione assegno all'1,7% (Ansa)
Pensioni 2022, assegno si rivaluta dell’1,7 per cento. Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico lo ha confermato in un’intervista a La Stampa.
Pensioni 2022, assegno si rivaluta dell’1,7 per cento
“Ci sarà un adeguamento pari all’1,7% lordo dell’ importo dell’assegno mensile, una rivalutazione piena che non accadeva da anni e che è stata attivata in modo tempestivo per far arrivare l’integrazione alle persone il prima possibile”.
Dunque, dal primo gennaio 2022 l’assegno aumenta fino all’1,7% in più, non per tutti, dipende dalle fasce reddituali di appartenenza. Gli aumenti compensano l’incremento dei prezzi. Tornerà in vigore il sistema a “scaglioni” (secondo la legge 288/2000, sottolinea il Corriere.it Economia), più vantaggioso per il pensionato, perché le decurtazioni del tasso di rivalutazione si applicano solo sulle quote di assegno superiori a certe soglie.
Il calcolo della rivalutazione scaglione per scaglione
– Fino a 2062 euro: di importo fino a quattro volte il minimo, sino a 2.062 euro, vedranno l’incremento pieno dell’1,7%;
– tra 2062 e 2577 euro: quelle di importo compreso tra quattro e cinque volte il minimo, compreso tra 2.062 e 2.577 euro, avranno il 90% dell’1,7% (una rivalutazione effettiva dell’1,53%). Fermo restando la rivalutazione piena (1,7%) dello scaglione sino a 2.062 euro;
– oltre 2578 euro: quelle di importo superiore a cinque volte il minimo, ossia oltre i 2.578 euro, otterranno un incremento del 75% dell’1,7% (una rivalutazione effettiva dell’1,275%). Fermo restando la rivalutazione piena dello scaglione sino a 2.062 euro e dell’1,53% della fascia compresa tra 2.062 e 2.578 euro.