ROMA – L'apertura del ministro del Lavoro Elsa Fornero, che ieri ha sottolineato con una lettera il ''comune interesse di governo e parti sociali'' a collaborare preannunciando un incontro sul nodo degli esodati, non allenta la tensione su pensioni e riforma del lavoro. Da Torino, dove ci sono state le contestazioni di Cobas e studenti con un lancio di uova verso le auto dei ministri Fornero e Profumo, il ministro del Lavoro ha difeso la riforma delle pensioni (''e' quella che ha piu' allontanato lo spettro della crisi'') ed ha auspicato che ''il parlamento approvi in fretta'' la riforma del Lavoro.
Ancora non c'e' una data per l'incontro ministro-sindacati. Cigl, Cisl, Uil, e Ugl non hanno indicazioni oltre l'appunto aggiunto di suo pugno, dal ministro, in calce alla lettera: ''La mia segreteria prendera' contatti per stabilire la data''. E' probabile che il primo faccia a faccia sara' informale, martedi' quando ad un convegno di Confindustria e' prevista la presenza di Elsa Fornero e dei leader di Cgil, Cisl e Uil. A stretto giro dovrebbe esserci il primo incontro formale al ministero.
''In questo Paese c'e' poco spirito costruttivo, ma anziche' lamentarsi e protestare bisogna lavorare insieme. Forse ne avremmo tutti qualche beneficio'', ha rimarcato il ministro. Mentre nella Cgil, dove si continua ''a lavorare per lo sciopero generale'', resta lo scetticismo espresso ieri da Susanna Camusso: ''Temo sia un modo per prendere ulteriore tempo invece che per dare risposte''.
''Tanto tuono' che piovve'', e' il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: ''Spero – dice dopo la lettera del ministro – che adesso si chiarisca la vicenda e che l'incontro si faccia subito perche' non abbiamo ancora la data e la vorremmo avere''. La Uil ricorda che era stato chiesto ''un tavolo proprio per trovare la soluzione migliore per migliaia di lavoratori e – commenta il segretario confederale Domenico Proietti – finalmente il ministro del lavoro ha capito che il confronto con il sindacato e' utile per risolvere i problemi'': per il sindacato di Luigi Angeletti ''la via maestra e' applicare a tutti gli esodati le regole di accesso alla pensione in vigore prima dei provvedimenti Fornero'' ma un tavolo servira' ''anche a valutare altre possibilita'''.
Si e' aperto un dibattito sulla possibilita', a cui accenna la lettera del ministro, che per gli esodati (chi ha lasciato il lavoro ma, per gli effetti della riforma previdenziale, allo scadere degli ammortizzatori sociali non potra' accedere alla pensione) si possa puntare anche su ''nuove opportunita' occupazionali'' eventualmente legate ''all'auspicata ripresa economica''. Il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, ricorda che quando fu lui a parlarne la reazione era stata ''scandalo e improperi con tanto di richiesta di dimissioni'', ma ''quello che sembrava ieri impossibile oggi e', invece, praticabile''.
''Certo e' che c'e' un buco nella riforma e va risolto'', dice il leader del Pd, Pier Luigi Bersani: ma, aggiunge, ''non so quanto sia possibile l'ipotesi di far tornare a lavorare gli esodati, mi sembra singolare''.
''Idea suggestiva'', guarda oltre il circolo vizioso ammortizzatori sociali-pensione, commenta dal Pdl Giuliano Cazzola, che appare pero' scettico: ''Non ho ben compreso con quali misure il ministro intenda reimpiegare i lavoratori''. ''Le parole della Fornero sono arroganti e offensive'', attacca il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro: quando afferma che 'bisogna lavorare insieme anziche' protestare e lamentarsi dimostra di essere lontana anni luce dal Paese reale''.