Pensioni: la metà sotto i mille euro. Inps: rosso da 9 mld

Pensioni: la metà sotto i mille euro. Inps: rosso da 9 mld

ROMA – Pensioni: la metà sotto i mille euro. Inps: rosso da 9 mld. Il rapporto annuale Inps fotografa la situazione previdenziale al culmine della crisi italiana: se il profondo rosso dell’ente viene derubricato a puro squilibrio contabile per l’integrazione di Inpdap e Enpals (ma l’anno scorso la stima del buco si fermava a 6 mld non a 9), non ci si può nascondere la drammatica congiuntura del welfare con metà pensioni sotto i mille euro e un’erogazione di sussidi e assistenza a vario titolo che ha interessato 3,2 milioni di lavoratori.

Oltre sette milioni di pensionati, quasi la metà dei 15,8 milioni di pensionati italiani nel 2012 hanno fatto i conti con redditi inferiori a 1.000 euro al mese. Il nuovo Inps, a causa dell’integrazione con l’Inpdap ha segnalato un disavanzo imponente con 9 miliardi di rosso ma il presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua ha assicurato che i conti sono ”in sicurezza ” e che ”le pensioni sono e saranno sempre regolarmente pagate ”. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini ha parlato di ”squilibrio puramente finanziario ” sottolineando che la riforma Fornero della previdenza ”ha messo in sicurezza i conti nel lungo termine ”.

QUASI META’ PENSIONATI SOTTO MILLE EURO: Il 14% dei pensionati (2,2 milioni di persone) ha un reddito pensionistico (costituito da una o più prestazioni sia previdenziali che assistenziali) inferiore a 500 euro mentre il 31% (4,9 milioni di persone) ha redditi da pensione tra i 500 e i 1.000 euro. In media il reddito pensionistico mensile è di 1.269 euro ma c’é una enorme differenza sia di genere (1.518 euro per gli uomini, 1.053 per le donne) che tra le diverse gestioni. Se si guarda alle singole pensioni e non al reddito complessivo da pensione si vede che i trattamenti previdenziali del vecchio Inps la media sono di 881 euro mentre quelli della gestione dei dipendenti pubblici sono in media di 1.725 euro al mese.

SPESA PENSIONI 261 MLD, 15,86% PIL. Il nuovo Inps ha erogato nel 2012 21,1 milioni di pensioni sia di natura previdenziale che assistenziale a circa 15,9 milioni di cittadini per una spesa complessiva (comprese le indennità agli invalidi civili) di 261,3 miliardi di euro (il 15,86% del Pil). Rispetto al 2011 la spesa registra un aumento di 66,9 miliardi di cui 63,3 connessi all’incorporazione di Inpdap e Enpals.

CON INPDAP PROFONDO ROSSO. Il risultato finanziario di competenza del nuovo Inps nel 2012 è stato negativo per 8,996 miliardi di euro a causa dell’integrazione con l’Inpdap. L’incorporazione dell’ente pensionistico dei lavoratori della P.A, già in rosso nel 2011 per 10,269 miliardi ha fatto scendere il patrimonio netto da 41,3 miliardi nel 2011 a 22 nel 2012.

22 MLD SPESA AMMORTIZZATORI NEL 2012, 80 MLD IN 4 ANNI CRISI. Nel 2012 sono stati erogati 22,7 miliardi di euro per le prestazioni di sostegno al reddito (compresi i contributi figurativi), tra cassa integrazione guadagni, indennità di disoccupazione e di mobilità, per una platea di beneficiari di circa 3,2 milioni di persone. Tra il 2009 e il 2012, anni sui quali ha inciso la crisi economica, sono stati erogati 80 miliardi di sussidi. Solo nel 2012 la spesa totale per le prestazioni di cassa integrazione è stata pari a 6,2 miliardi di euro. Le ore di cassa autorizzate sono state 1,1 miliardi (+12%) per 1,6 milioni di persone coinvolte (+28,5%).

Published by
Warsamé Dini Casali