ROMA – “Ormai le invasioni di campo del presidente dell’Inps Boeri non si contano più, a conferma della sua velleità di sostituirsi agli attuali ministri in carica del Lavoro e dell’Economia. In ordine di tempo l’ultima uscita riprende una sua vecchia idea e cioè quella di introdurre un cosiddetto contributo di solidarietà delle pensioni più alte verso quelle più basse.
In realtà, siamo di fronte ad una vera e propria patrimoniale, ad una tassa che colpirebbe i ceti medi innescando una guerra tra pensionati”. Lo dice il vicepresidente vicario dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, Luigi Marino che sottolinea come “rimane del tutto indefinito il parametro in base al quale distinguere le pensioni alte da quelle basse”.
“Un discrimine – osserva Marino – soggettivo che oltre ad alimentare tensioni provocherebbe inutili confusioni visto che questa proposta suona come una minaccia, che rischia di colpire centinaia di migliaia di pensionati, danneggiando i consumi e la crescita stessa sulla base di una visione di finto egualitarismo e solidarismo non accettabile in una società democratica e moderna”.
“Perciò, sarebbe auspicabile che Boeri rientrasse nell’ambito dei suoi compiti istituzionali quale presidente dell’Inps, oppure se intende continuare in tal senso di dimettersi” conclude il senatore di Area Popolare.