Pensioni, ricongiunzione onerosa “truffa” secondo la Cgil

LAVORO – La Cgil si schiera contro la ricongiunzione onerosa, che ha eliminato la possibilita' di trasferire gratuitamente all'Inps la contribuzione versata nei fondi esclusivi e sostitutivi. In occasione della presentazione del dossier 'Pensioni negate' il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, spiega: ''Molte tipologie di lavoratori che nel corso della loro vita hanno cambiato lavoro, o meglio in molti casi e' cambiata la ragione sociale del soggetto per cui lavoravano (a causa di privatizzazioni, esternalizzazioni o processi inversi), hanno dovuto versare contributi in casse e gestioni diverse''.

Fino al 2010, evidenzia, ''questi lavoratori ricongiungevano tutti i periodi di contribuzione all'Inps gratuitamente, perche' l'Inps rispetto agli altri dava una pensione meno favorevole, dal 2010 questa gratuita' e' stata tolta per cui adesso un lavoratore in questa situazione, che voglia andare in pensione, deve ripagarsi tutti i contributi degli anni delle gestioni non Inps, con cifre assurde''.

Lamonica sottolinea che si e' trattato di una previsione ''riconosciuta da tutti come un errore, una norma fatta per impedire che le donne del pubblico impiego, per cui la pensione veniva portata a 65 anni, se ne andassero''. E a riguardo la sindacalista giudica non valida come opzione la totalizzazione: ''Nel cambiare regime, con il contributivo, i lavoratori ci perdono moltissimo''.

Lamonica, quindi, fa sapere che ''assieme a Cisl e Uil, la Cgil ha chiesto al ministro di discutere ''ma non siamo mai stati convocati''. Finora, aggiunge la posizione del ministro del Welafere, Elsa Fornero, la conosciamo tramite le dichiarazioni uscite sulla stampa in cui Fornero spiega come le nuove regole rispondano anche a un principio di equita'. La Cgil non pensa sia cosi': per il presidente dell'Inca Cgil, Morena Piccinini, ''non si puo' dire che non si puo' tornare indietro perche' quelli erano privilegi'', visto che la situazione che si e' venuta a creare dal 2010 porta a delle ''vere e proprie beffe, a storie di ordinaria follia. E – continua Piccinini – non e' accettabile dire che tornare indietro costa troppo, perche' si tratta semplicemente di rinunciare a una speculazione''.

In conclusione, Lamonica fa sapere che, con il patronato della Cgil, si stanno ''valutando la possibilita' di cause legali, stiamo sperimentando la possibilita' di fare cause individuali'', nel caso non ci sia altra soluzione.

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Alberto Francavilla