ROMA – Caccia alla copertura per i ricongiungimenti onerosi. Ma i dati non sono unanimi. Potrebbero costare allo Stato 2,4 miliardi secondo la Ragioneria dello Stato. Così scrive Libero, che da tempo sta conducendo una battaglia contro quella che definisce una “truffa”. Secondo l’Inps costerebbero invece 1,4 miliardi. Secondo la commissione Lavoro alla Camera anche meno, 900 milioni in circa dieci anni. E si potrebbe persino arrivare a 450 milioni circa se si optasse per un intervento limitato con ricongiungimenti gratuiti solo per la pensione di vecchiaia.
Entro mercoledì pomeriggio in commissione dovrà andare anche il ministro del Lavoro Elsa Fornero. L’intervento per coprire i ricongiungimenti onerosi potrebbe arrivare con un emendamento alla legge di stabilità, o nel milleproroghe.
Sul tavolo della commissione Lavoro ci sono principalmente due ipotesi: la maggioranza potrebbe trovare l’accordo sulla proposta dell’economista del Pdl Giuliano Cazzola. Questa proposta prevede il cumulo a carico dei rispettivi enti a condizione che tra i due trattamenti previdenziali da ricongiungere si applichi quella meno favorevole al lavoratore.
La Lega, invece, sottolinea Libero, vorrebbe tornare al regime precedente all’intervento dell’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, che prevedeva il ricongiungimento oneroso per alcune categorie.
Per trovare i soldi sono previsti interventi strutturali a carico delle pensioni più alte. Se si considerano le stime di governo e Inps, scrive Libero, le richieste della commissione Lavoro non sembrano impossibili, visto che si parla di 90 milioni per il 2013 e 180 milioni per il 2014.