ROMA – Il giorno in cui si va a donare il sangue viene considerato come un giorno lavorativo ai fini della pensione. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha chiarito che il cambiamento introdotto con la riforma Fornero è stato eliminato. Oltre al giorno della donazione vengono considerati come “prestazioni effettive di lavoro” i giorni dedicati all’assistenza di disabili gravi.
La riforma del ministro del Lavoro Elsa Fornero aveva abolito il computo delle giornate in cui si donava il sangue ai fini della pensione. In questo modo le giornate venivano considerate vere e proprie assenze e quindi da recuperare. Le proteste dell‘Avis non si erano fatte attendere. Adesso è arrivata la risposta.