Pesce, soia e tè dal Giappone, Fazio: “Più controlli, ma niente stop all’importazione”

ROMA – Dal Giappone l’Italia importa pesce, soia, tè e dopo il terremoto con tsunami e la paura nucleare l’Italia ha deciso di intervenire con più controlli.

”Non c’è lo stop all’importazione del cibo giapponese, solo un maggiore controllo delle partite che arrivano per nave e per aereo”, a spiegato in un’intervista a Repubblica il ministro della Salute Ferruccio Fazio, sottolineando la posizione italiana ”in linea con i provvedimenti dell’Ue”.

I blocchi della merce, spiega, dureranno ”uno, al massimo due giorni”, ”il tempo dei test”. Sono ”pronti”, prosegue, anche i controlli per gli italiani che rientrano da Tokyo e dal Nord del Giappone.

”Cinque Regioni – afferma il ministro – mi hanno già omunicato di aver messo a disposizione ospedali per i test sulla radioattività. Ci sono cinque ospedali nel Lazio, cinque in Lombardia, tre in Emilia, due in Toscana e uno in Liguria. Potranno farsi visitare gli italiani preoccupati, ma anche i turisti che hanno transitato o fatto scalo in Giappone e ora si trovano in Italia”.

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