L’Anitrust ha aperto un’istruttoria sul gruppo farmaceutico Pfizer per presunto abuso di posizione dominante nel settore dei farmaci. Il procedimento, si legge in una nota, ”dovrà verificare se la società abbia attuato strategie per prolungare artatamente la protezione brevettuale del principio attivo latanoprost (utilizzato nella cura del glaucoma dell’occhio) per impedire o ritardare l’ingresso dei farmaci generici”.
La decisione, notificata oggi all’azienda nel corso di alcune ispezioni effettuate da funzionari dell’Antitrust, coadiuvati dal Nucleo Tutela Mercati della Guardia di finanza, è stata adottata alla luce di un’articolata segnalazione della societa’ Ratiopharm. Nella denuncia, spiega l’Autorità, venivano evidenziati alcuni comportamenti di Pfizer Italia S.r.l. volti ad impedire o ritardare l’ingresso nel mercato italiano dei farmaci generici della specialità Xalatan, medicinale prodotto e commercializzato da Pfizer per la cura del glaucoma dell’occhio.
Secondo la documentazione Pfizer avrebbe artatamente richiesto ed ottenuto una proroga della copertura brevettuale, attraverso la richiesta di un brevetto divisionale a cui è seguita la richiesta di un certificato di protezione complementare (di seguito, CPC) finalizzato ad estendere fino al 2011 la protezione brevettuale. Il brevetto divisionale con riferimento al quale era stato concesso il CPC è stato peraltro di recente dichiarato nullo dallo stesso Ufficio Europeo dei Brevetti di Monaco.
L’istruttoria – che si inserisce nel solco di recente tracciato dall’Indagine sul Settore Farmaceutico conclusa nel 2009 dalla Commissione europea – dovrà verificare se i comportamenti di Pfizer abbiano avuto la finalità di impedire l’accesso al mercato di un nuovo farmaco generico, abusando della posizione dominante detenuta sul mercato dei prodotti per la cura del glaucoma oculare. Infatti, a fronte di una scadenza della protezione brevettuale prevista per il settembre 2009, si era creato nei produttori di farmaci generici il legittimo affidamento di poter immettere sul mercato, per quella data, un nuovo generico: in quest’ottica avevano affrontato una serie di investimenti, resi successivamente vani dall’intervenuto prolungamento del periodo di protezione brevettuale.
Con i suoi comportamenti, anche di tipo giudiziale, Pfizer avrebbe cercato di creare uno stato di incertezza giuridica sulla possibilità di commercializzare il nuovo farmaco generico, per rendere più oneroso per i genericisti il costo effettivo di ingresso sul mercato, in termini di programmazione e di realizzazione. La conclusione del procedimento è prevista per il 15 ottobre 2011.