Chiusura di 230 sportelli, riconferma dei 4.700 esuberi (di cui 600 del vecchio piano) annunciati, aumento dei ricavi del 5,6% e riduzione dei costi del personale dell’8,6%.
Sono questi i principali obiettivi del piano di riorganizzazione di Unicredit per il periodo 2010-2013, che prevede la fusione per incorporazione delle diverse banche del gruppo in Unicredit spa e una maggiore attenzione al territorio a famiglie e Pmi.
Il piano, presentato giovedì 9 settembre ai sindacati, non indica, comunque, le ricadute territoriali degli esuberi, oggetto nelle ultime settimane di critiche e timori da parte delle fondazioni azioniste del gruppo.