In Italia volano i prezzi, ma la concorrenza รจ scarsa. L’equazione, del tutto sfavorevole per famiglie e imprese italiane, รจ confermata ancora una volta da uno studio della Confartigianato, da cui emerge che settori quali il trasporto aereo, quello ferroviario, i servizi postali e assicurativi, l’acqua potabile e la raccolta rifiuti registrano aumenti ‘eclatanti’ e molto superiori a quelli riscontrati nell’area euro.
A fronte di un tasso d’inflazione sostanzialmente analogo (+1,6% per l’Italia, +1,5% per l’area euro ad aprile), dice infatti lo studio, si registra una “sensibile crescita dei prezzi di alcuni servizi offerti in settori meno esposti alla concorrenza, con differenze, in alcuni casi eclatanti, con la dinamica registrata nell’area euro”. Basti vedere cosa accade nel settore trasporti: quello aereo รจ aumentato del 13,4% in Italia, mentre nell’insieme dell’euro zona รจ addirittura diminuito dello 0,2%; quello ferroviario รจ cresciuto dell’11,1%, contro un molto piรน contenuto +3,7% dell’area euro.
Pesanti le differenze anche nei servizi postali (rispettivamente +11,2% e +2,8%) e in quelli assicurativi (+7,1% e +3,6%), nonchรฉ sul fronte dell’acqua potabile (+8% contro +3,3%) e della raccolta dei rifiuti solidi urbani (+6%, il doppio rispetto al +3,1% europeo).
Unica voce in cui, un po’ a sorpresa, l’Italia non indossa la maglia nera, รจ quella dei carburanti e lubrificanti, aumentata del 15,8% contro il +19,5% di Eurolandia. Pesante, ma non c’รฉ comparazione a livello europeo, l’andamento dei pedaggi autostradali (+7%). Le imprese italiane, dunque, scontano aumenti molto superiori rispetto a quelle europee, a cui si affiancano tensioni anche sul lato dei costi delle materie prime: basti pensare che il relativo indice del Fmi registra una crescita del 46% rispetto a un anno fa. Ma non sono solo le aziende a risentire del diverso passo tenuto dai prezzi in Italia e in Europa. Lo studio accende infatti una lente particolare sul settore trasporti, considerando tutte le voci, dagli aerei ai treni, dall’acquisto della macchina alla manutenzione della stessa, fino al carburante.
Ebbene, in un anno l’aumento รจ del 5,5%, con forti differenze da cittร a cittร : il rincaro maggiore si registra a Caltanissetta (+8,4%), quello minore ad Aosta (+4%). Questo vuol dire che una famiglia della cittร siciliana spende 192 euro in piรน in un anno rispetto a una del capoluogo della Val d’Aosta.
