VARSAVIA – Prostituzione, traffico di droga e contrabbando di alcolici e sigarette faranno Pil, almeno in Polonia. Il governo di Varsavia ha infatti deciso che queste voci saranno in qualche modo calcolate e inserite ai fini del ricalcolo del Prodotto interno lordo polacco.
Ad annunciarlo è l’Ufficio centrale di statistica (Gus) in base a una direttiva dell’Unione europea che prevede il passaggio al nuovo sistema di calcolo Esa 2010 entro il prossimo mese di settembre.
Secondo il Gus, l’aggiunta al Pil delle stime delle attività illegali potrebbe portare a un incremento di almeno un punto percentuale: in base a una ricerca sul 2010, il valore di tali attività nel Pil ha raggiunto l’1,17%, mentre negli anni precedenti oscillava tra lo 0,98% e l’1,31%.
