Qual è il conto corrente più conveniente? Te lo dice l’Isc

L'Isc, l'indice sintetico di costo, identifica il prezzo medio di ogni conto corrente, permettendone la comparabilità

I conti correnti alla prova di convenienza. Come? Attraverso l’Isc, l’indice sintetico di costo, che identifica il prezzo medio di ogni conto corrente, permettendone la comparabilità. Il valore in euro è ottenuto sommando i costi annuali, fissi e variabili, di una griglia di conti correnti modellati su diversi profili di risparmiatori.

Un modello già utilizzato dall’Abi, l’associazione bancaria italiana, che da anni si confronta con le associazioni dei consumatori per trovare un punto di incontro tra chi offre e chi utilizza il servizio bancario. La novità del 2010 è che le banche sono ora obbligate a fornire tutte le informazioni sui costi medi dei conti.

Cambiano anche i criteri di calcolo. I profili di correntista già utilizzati dal’Abi, infatti, sono stati aggiornati e verranno ulteriormente attualizzati nel tempo. E su questi, identificando abitudini di “consumo” medio di conto corrente, sono stati calcolati i costi.

La nuova fotografia del correntista “a pacchetto” immortala sei utilizzatori tipo: giovani, famiglie con bassa, mdia e alta operatività e pensionati con bassa e media operatività.

Come si deve muovere il risparmiatore, quindi? Si identifica in un profilo, sceglie il prezzo più conveniente e poi, in base a queste informazioni, sceglie il conto corrente più adatto a lui e che ha meno spese. Alla fine del primo anno di utilizzo del servizio, comunque, sarà bene che quel prezzo che ha indotto alla scelta, che è un costo medio, venga controllato dall’utente.

I dubbi sugli stereotipi, però, non mancano. Altroconsumo, per esempio, ritiene importante anche la definizione di un conto a consumo con un’operatività ancora più bassa di quella indicata dala Banca d’Italia. L’associazione chiede anche che nel foglio informativo si evidenzi «un alert per avvertire il risparmiatore che il profilo utilizzato per la definizione dell’Isc potrebbe non essere perfettamente rappresentativo del suo identikit e dunque il costo del conto corrente potrebbe essere sensibilmente diverso da quello indicato».

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