Rame, prezzi in salita: fase di incertezza del mercato, decisivo il ruolo dei paesi asiatici

LONDRA – In rialzo i prezzi del rame. Come ha spiegato Gianni Mattarelli in un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore,  “il prezzo del rame ha dato un segnale tecnico di debolezza, con scarsi tentativi di salita e con oscillazioni all’incirca tra 9.300 e 9.500 dollari”.

Le posizioni aperte al London Metal Exchange, ha proseguito Mattarelli, “pur rimanendo a quantità elevate, sono nel frattempo drasticamente calate, portandosi ai livelli di ottobre. Si tratta di variazioni che, in concomitanza con discese di prezzo, vengono comunemente attribuite a vendite di liquidazione”.

Nei giorni scorsi, ha sottolineato il giornalista, “è prevalsa la disposizione degli speculatori sul breve periodo a vendere a ogni buona salita: tipico atteggiamento delle fasi di incertezza, che ha sostituito, probabilmente in via temporanea, la caratteristica inclinazione degli ultimi mesi a comperare a ogni buon ribasso”.

Le prossime mosse “decisive” per il mercato del rame sono quelle che arriveranno dall’Asia: infatti, spiega Mattarelli, “i premi (ossia i sovrappiù per acquistare catodi) sono scesi in Asia, tanto che si segnalano offerte da Singapore alla Cina a 30-40 dollari, ovvero a ricarichi molto bassi, se si considera che i contratti di fornitura annuali sarebbero stati stipulati per il 2011 dalla Codelco a 110-115 dollari di premio. Lo stato di scarsa domanda e di sufficiente disponibilità viene rispecchiato dalle giacenze nei magazzini Lme coreani di Busan dove ci sono 67mila tonnellate di catodi, con previsione di ulteriori arrivi nei prossimi giorni. Il fenomeno si dice sia in parte dovuto alla cresciuta disponibilità di rottami nell’area, fatto che spingerebbe i consumatori in grado di optare per questa materia prima, più economica, a rivendere i catodi a commercianti”.

A questo proposito, conclude Mattarelli, è la Cina a giocare un ruolo fondamentale: “Sul breve termine la questione chiave sembra essere ciò che faranno i cinesi al ritorno sui mercati”.

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Alberto Francavilla