I nuovi sistemi elettronici o telematici che sostituiranno l’attuale contrassegno cartaceo saranno collegati ad una banca dati istituita presso la direzione generale per la Motorizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ”sarà alimentata in tempo reale”, all’atto cioè del rilascio del certificato o della cessazione, precisa il regolamento emanato dal ministero dello Sviluppo economico, ”dalle imprese di assicurazione, direttamente o, ferma restando la loro responsabilità”, tramite loro intermediari.
Tale trasferimento di dati avverrà attraverso ”collegamento web ed idonee interfacce messe a disposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”: “Le informazioni relative alla copertura assicurativa – precisa il regolamento – sono rese disponibili mediante l’accesso telematico gratuito alla banca dati da parte di chiunque ne abbia interesse”.
I dati raccolti potranno quindi essere utilizzati per controlli incrociati telematici tra le banche dati delle targhe dei veicoli e quelle delle polizze assicurative, utilizzando anche i dispositivi o mezzi tecnici in dotazione alla Polizia Stradale per il rilevamento a distanza delle violazioni del Codice della strada.
Come già avviene in altri Paesi, il controllo della validità dei contrassegni assicurativi potrà dunque avvenire, oltre che con sistemi ‘volanti’ in uso alle Forze dell’ordine, anche con i dispositivi del Tutor autostradale e attraverso i varchi elettronici delle ZTL. Avviando così automaticamente la procedura di sanzionamento, come già avviene per le infrazioni sui limiti di velocità o gli accessi alle ZTL.