
ROMA – L‘assicurazione dell’auto o della moto รจ in scadenza e volete ritirare il vostro attestato di rischio? Non servirร piรน recarsi in agenzia, ma si potrร richiedere di ricevere via mail, Facebook, WhatsApp e Twitter il proprio attestato di rischio.
Dario D’Elia su Repubblica scrive che a confermare il nuovo servizio รจ Antonio De Pascali, capo del servizio studi Ivass, che spiega come funziona la quesstione:
“L’assicurato potrร scegliere tra posta elettronica, app per smartphone e social network. “Quella dei social network รจ una modalitร giร utilizzata per altri fini da alcune assicurazioni e non escludo che potranno essere usati anche per l’invio degli attestati di rischio”, ha aggiunto Dario Focarelli, direttore generale di Ania. “La novitร fondamentale รจ che abbiamo invertito l’onere della prova. Prima in caso di mancata consegna dell’attestato di rischio il contraente poteva rischiare la massima penalizzazione in classe di merito, oggi se in banca dati non รจ presente la sua situazione assicurativa le imprese devono accettare una dichiarazione sostitutiva e sta a loro fare i controlli”.
Il materiale cartaceo dovrร comunque essere ritirato, ma da ottobre potrebbe non essere piรน necessario nรฉ andare esposto:
“Da rilevare poi che il 18 aprile รจ scattata l’operazione condivisione tra la banca dati delle coperture assicurative e la motorizzazione: gli aggiornamenti degli archivi stanno iniziando a essere in tempo reale. In questo modo fino a ottobre vi sarร tempo per omologare il sistema dei controlli autovelox, tutor e zone a traffico limitato.
Infine vi รจ una proposta dell’Ivass sul tavolo delle assicurazioni che potrebbe fare la felicitร di 13mila persone che nel 2014 hanno stipulato una polizza non sapendo di poter beneficiare della legge Bersani – che permette di ereditare la classe di merito di un familiare co-residente. Si parla di quei pacchetti che includono auto nuova e polizza di assicurazione gratuita. “Se qualcuno รจ incappato in questa situazione ha diritto alla correzione del malus e ad avere il rimborso”, sostiene Elenza Bellizzi, capo del servizio tutela del consumatore Ivass”.
