MILANO – Rcs, Diego Della Valle sfida Fiat: “Voglio prendere più del 20%”. Il numero uno di Tod’s è pronto a salire nel capitale del gruppo editore del Corriere della Sera e vorrebbe rilevare tutto l’inoptato delle banche, se ci sarà. Rilancia la sfida, dopo che negli scorsi giorni soci che fanno riferimenti a Fiat avevano raggiunto oltre il 20% dell’intero capitale. Della Valle ha annunciato che venerdì 5 luglio sottoscriverà per la sua quota l’aumento di capitale di Rcs. ”Speriamo che non ci sia da fare una battaglia”. E poi, sulle condizioni da lui poste nei giorni scorsi, ha precisato: “Non ho mai detto che Jovane (Pietro Scott Jovane, amministratore delegato Rcs) non va bene”.
Non ha risparmiato critiche durissime a John Elkann, presidente di Fiat, che ha telefonato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per comunicargli il raddoppio della quota in Rcs. ”E’ una sceneggiata di cui il Paese non ha bisogno”. Il patron di Tod’s ha paragonato la chiamata ”ai video dell’Istituto Luce con Mussolini che raccoglie il grano”. ”Se uno ha una mezz’ora di tempo da perdere può telefonare ai dipendenti di Pomigliano o ai lavoratori dell’Ilva. Ci sono tanti modi per far sentire la vicinanza a un paese che se la passa male. E’ stata una sceneggiata che si poteva evitare”.
Attualmente Della Valle il terzo azionista dopo Mediobanca, con una quota dell’8,7%.
Nel frattempo anche Mediobanca ha esercitato i propri diritti di opzione dell’aumento di capitale di Rcs e sottoscritto le azioni a 1,235 euro l’una con un investimento di 60,8 milioni di euro. La quota dell’istituto nel gruppo editoriale ammonta quindi al 15,14% del capitale, nell’ipotesi di integrale sottoscrizione dell’aumento.