Recovery Fund, quanti soldi arrivano nelle casse dell’Italia (foto ANSA)
Quanti soldi riceverà davvero l’Italia dal Recovery Fund? E’ Federico Fubini sul Corriere della Sera a fare i conti in tasca all’Europa.
La parte di aiuti non rimborsabili, scrive il giornalista,
scende di circa 50 miliardi nel complesso, ma per l’Italia c’è una sorpresa: i fondi a disposizione in totale possono salire dai 173 miliardi di euro della proposta della Commissione Ue a 209, dei quali 81,4 come trasferimenti diretti di bilancio e 127 come prestiti.
L’aumento si spiega perché nel compromesso emerso una quota degli aiuti, si divide in base all’andamento dell’economia nel 2020 e nel 2021.
E se si confermano le previsioni della Commissione, l’Italia quest’anno e il prossimo avrà la performance più drammatica dell’Unione europea. Da notare, spiega Fubini, che il pacchetto da poco più di duecento miliardi, da investire su quattro o cinque anni, varrebbe circa il 12% del prodotto lordo dell’Italia: una cifra vicina alla caduta del reddito del Paese attesa per quest’anno, dunque una sorta di compensazione.
Dall’altra parte, benché a tassi bassissimi e su scadenze lunghissime, la parte dei prestiti riservati all’Italia sale di ben 38 miliardi e rappresenta a termine un aumento del debito pubblico rispetto al Pil del 7% circa.
Il nuovo accordo europeo potrebbe spingere il governo a non aprire la discussione sul Mes. Anche in questo caso parliamo di un pacchetto di prestiti a tassi decisamente convenienti, e i 38 miliardi circa dovrebbero essere investiti solo per le spese sanitarie e la riforma del sistema sanitario.
Le condizioni finanziarie sono simili, ma quelle politiche diverse: il Mes, ricorda il Corriere della Sera, non richiede riforme. Il Recovery Fund, che il governo non può rifiutare, ne prevede invece di molto precise. (fonte IL CORRIERE DELLA SERA)