Recovery Plan, Stato assume: 16mila solo Giustizia. 350 persone per la rendicontazione finanziaria alla Ragioneria di Stato. 1.000 esperti da attribuire alla Regioni per le semplificazioni. oltre 16mila assunzioni per sveltire la Giustizia in vista della riforma. Con i team per la digitalizzazione, le assunzioni presso i ministeri potrebbero arrivare a circa 500.
Arriva in Consiglio dei ministri, dopo lungo braccio di ferro, il decreto per il reclutamento, attraverso concorsi pubblici in 100 giorni. E le prime assunzioni, appunto, per l’attuazione del Recovery plan.
Il premier Mario Draghi ha in qualche modo circoscritto le richieste giunte da quasi tutti i ministri, frenando il tentativo di allargare le maglie del provvedimento e farne il veicolo per un’infornata di migliaia di nuovi dipendenti pubblici.
E limitato il decreto legge elaborato dal ministro Renato Brunetta, che sarà in Cdm stamattina, a un gruppo minimo di assunzioni già previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. E che servono subito per avviarne la “messa a terra”.
Il reclutamento di risorse nelle amministrazioni e nei dicasteri per la realizzazione dei progetti del Pnrr arriverà solo in un secondo momento.
In relazione, cioè, alle opere da finanziare e con la verifica dell’effettiva necessità di quelle risorse, che saranno comunque a carico del bilancio dello Stato.
Oltre al primo round di assunzioni il decreto fissa le regole – semplificate e rapide, ma sempre concorsuali – per il reclutamento a tempo determinato (fino al 2026) del personale che attuerà i progetti e quelle per il conferimento degli incarichi professionali. Con la digitalizzazione, si punterà a concorsi da chiudere in 100 giorni.