Redditi: nel 2008 aumentato il gettito fiscale, nonostante la crisi

A giudicare dal gettito fiscale, la crisi non solo sta finendo, ma non c’è mai stata, almeno per quegli italiani che pagano le tasse. Smentendo le nere previsioni di calo dei proventi da imposte, i contribuenti italiani hanno dichiarato, nel 2008, redditi per un imponibile  medio di 19.110 euro, pari a 1.592 euro al mese, ben di più dei 18.540 euro denunciati nel 2007. 

Il Corriere della Sera, che quasi certamente li ha avuti dal direttore dell’Agenzia delle entrate, pubblica una serie di dati che tirano su il cuore: le entrate provenienti dall’Irpef sono aumentate del 3% nonostante la crisi. Il Corriere pubblica una tabella molto illuminante: il gettito da Irpef è aumentato sia nel 2008 rispetto al 2007, sia nel 2007 rispetto al 2006.

Anche se resta da vedere quale sarà il gettito del 2009, due consideraizoni si impongono: che la crisi in Italia non è mai stata così profonda, perché il sistema italiano, mezzo socialista, ha evitato i grandi traumi subiti in altri paesi; che il fisco italianio funziona sempre meglio e a poco a poco porta a casa sempre più contribuenti. Non è quindi merito del governo la situazione di miglioramento registrata da più parti: non è merito di questo governo né di quello che lo ha preceduto, ma della peculiare situazione italiana, costruita nel dopoguerra (e anche prima) che ci rende meno produttivi nei peridi di vacche grasse ma ci fa più sicuri nei tempi difficili.

Secondo i dati elaborati dall’Agenzia delle Entrate e riportati dal Corriere, la Lombardia si conferma la regione più ricca del Paese con un reddito medio di oltre 22.500 euro. La Calabria  invece quella più povera con 13.920 euro e uno scarto di oltre il 62,2% rispetto alla Lombardia. Stesse differenze si ritrovano analizzando i dati delle città. Milano è in testa alla classifica seguita da Roma e da Bologna. Bari (ottava) è la città meridionale più ricca.

Nelle regioni del Sud c’è stato però un aumento dei redditi dichiarati molto superiore alla media nazionale del 3%: in Calabria è stato del 6,4%, in Molise del 5,1%, in Campania del 5%, in Sicilia del 4,8% e in Sardegna del 4,5%. La spiegazione più probabile è che il maggiore aumento dell’imponibile del Mezzogiorno sia dovuto al fatto che i lavoratori autonomi in particolare si sono messi a dichiarare più di quanto facessero in passato, tenendo conto che partivano su livelli molto bassi. Questo, probabilmente, va messo a merito dell’Agenzia delle entrate.

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Sandro