Referendum Fiat Mirafiori: orari, scioperi, assenze: le novità previste dal “sì”

Scheda fac-simile referendum Mirafiori

Col turno delle 22 cominciano, nello stabilimento Fiat di Mirafiori, le operazioni di voto sul referendum relativo ai contratti: gli operai dovranno decidere se votare a favore dell’accordo tra l’azienda e i sindacati (tranne la Fiom che non ha aderito) oppure contro la “linea Marchionne”. Dando per scontato che vinca la “linea del sì”, è curioso che a spiegare quali sarebbero le novità ai lettori de La Stampa sia Marina Cassi: la giornalista, prima moglie di Piero Fassino (candidato alle primarie del Pd per le comunali di Torino) è considerata un’ex “compagna di ferro” negli ambienti torinesi (anche legati alla Fiat). Adesso è proprio lei a raccontare al pubblico del giornale torinese (tra cui ci sono molti dipendenti Fiat) le ragioni del “sì”, ossia quelle dei favorevoli all’accordo. Forse un segno dei tempi che cambiano.

Ecco, punto per punto, le novità previste dal nuovo contratto e spiegate dalla Cassi.

Investimento

L’investimento previsto è di circa un miliardo di euro: in questo modo i vertici Fiat intendono rilanciare la competitività dell’azienda in ottica produttiva. La fabbrica produrrà Suv per i marchi Jeep e Alfa Romeo. La produzione di veicoli dovrebbe attestarsi tra le 250 mila e le 280 mila auto all’anno.

Orario

Invariato l’orario di 40 ore settimanali. La novità è nella suddivisione dei turni: saranno 15 alla settimana (3 al giorno per 5 giorni) o 18 alla settimana (3 al giorno per 6 giorni). Dipenderà dalle esigenze produttive. Rimane in piedi anche un’ipotesi di 12 turni (due turni al giorno di 10 ore per 6 giorni). Aumentano anche gli straordinari, che arriveranno a 120 ore all’anno.

Contratto

Non sarà applicato il contratto collettivo dei metalmeccanici, ma “uno ad hoc che sarà definito tra le parti”.

Pause

Passano da 40 a 30 minuti totali e saranno distribuite diversamente: ce ne saranno 3 da 10 minuti. I 10 minuti in meno saranno “ricompensati” con 32 euro lordi al mese. La pausa mensa sarà conteggiata all’interno del turno.

Sindacato

Essendo fuori da Confindustria, la Fiat non riconosce l’accordo sulla rappresentanza del ’93, ma si rifà allo Statuto dei Lavoratori del 1970: i rappresentanti saranno eletti dai sindacati e non dai lavoratori, chi non firma l’accordo (come la Fiom) non ha diritto a essere rappresentato all’interno dello stabilimento.

Sciopero

I sindacati che firmano l’accordo non possono dichiarare sciopero nello straordinario obbligatorio. I lavoratori che scioperano potranno essere sanzionati fino al licenziamento.

Assenteismo

Da luglio 2011, se il tasso medio di assenze non sarà inferiore al 6%, verranno valutate le ripetute assenze brevi (almeno 3 sotto i 5 giorni), in prossimità di ferie e malattie: non verrà pagato il primo giorno di malattia. Da gennaio 2012, invece, se il tasso non sarà inferiore al 4%, i giorni di malattia non pagati saranno i primi 2. Diversa la condizioni per i malati riconosciuti “gravi”: per i periodi per cui è previsto dal contratto il 50% della retribuzione, la Fiat pagherà invece l’80%.

Liquidazione

Ci sarà un vero e proprio passaggio da un vecchio a un nuovo contratto, “visto che si passerà da una società che non esisterà più a una nuova, che riassumerà dunque i lavoratori già impiegati da Fiat a Mirafiori”. Quindi i lavoratori potranno richiedere il trattamento di fine lavoro, come da prassi.

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Alberto Francavilla