
La CGIL (foto d'archivio Ansa)

ROMA – Filt, Filcams e Nidil Cgil nazionali hanno promosso unโazione legale per condotta discriminatoria nei confronti di una delle principali multinazionali del food delivery. Alla base della causa, riferisce una nota della Cgil nazionale, lโutilizzo dellโalgoritmo โFrankโ.
Algoritmo che per il sindacato emargina i lavoratori che per motivi personali legati a diritti come la malattia e lo sciopero, non si rendono continuativamente disponibili al lavoro.
Nel ricorso, promosso per la prima volta in Europa e che rappresenta la prima applicazione della legge 128/2019 sui rider, si legge: โLa cecitร di Frank, rispetto alle possibili condizioni personali, produce effetti discriminatori in quanto penalizza il diritto di sciopero, la malattia e i lavoratori con esigenze di conciliazione vita/lavoroโ.
Secondo la Cgil, โlโalgoritmo, nellโelaborare i ranking reputazionali dei ciclofattorini, che determinano di fatto le future opportunitร di lavoro e le prioritร di prenotazione per le consegne, emargina, fino ad estrometterli dal ciclo produttivo, coloro che non riescono a essere disponibili a loggarsi nelle aree di lavoro loro assegnate. Il rider – prosegue – che non si adegua alla logica dellโalgoritmo viene gradualmente escluso dalle possibilitร di impiego, arrivando in alcuni casi a essere deloggato dal sistema”.
Con il ricorso, dichiara la Cgil, “chiediamo al Giudice, che ha giร fissato lโudienza per il prossimo 2 gennaio, di riconoscere il diritto dei riders ad associarsi per svolgere attivitร sindacali attraverso forme di astensione collettiva, con pieno riconoscimento dei diritti di sciopero e di malattia, senza subire penalizzazioni nelle future occasioni di lavoro. Inoltre – conclude – chiediamo che, con i lavoratori e le organizzazioni sindacali, venga predisposto un piano per rimuovere tutti i fattori di discriminazione che caratterizzano lโalgoritmoโ.
Fonte: Ansa.
