Un pieno di benzina costerà 3,3 euro in più, mentre l’aumento sulla stessa quantità di gasolio si fermerà a “soli” 3,15 euro. A lanciare l’allarme è il Codacons, che non a caso parla di rincari «isterici».
Secondo Carlo Rienzi, presidente dell’associazione dei consumatori «l’isterismo dei listini solo in parte è giustificabile con i rincari avvenuti nelle quotazioni internazionali del petrolio». Secondo le rilevazioni del Codacons, infatti, «solo 20 giorni fa la benzina costava 1,248 euro al litro, e il gasolio 1,095».
Rienzi fa riferimento a una «patologia» tutta italiana nel settore dei carburanti, e cioè il rapido aumento dei prezzi «al primo accenno di aumento del petrolio». Una “malattia” a cui il presidente del Codacons spera si possa trovare una «cura» al più presto.
Le dichiarazioni preoccupazioni dell’associazione dei consumatori arrivano in concomitanza con l’aumento dei prezzi della benzina verde in molte catene di distribuzione: oggi la “verde” ha toccato quota 1,3 euro al litro nei benzinai Agip, Esso, Shell e Total.
L’aumento maggiore è quello dell’Agip, che mette a segno un incremento di 20 millesimi, il quinto rialzo consecutivo, e porta il prezzo della verde a 1,314 euro al litro.
